La coltivazione della Quinoa

Siamo agli inizi di febbraio e, mentre in Sud America siamo nel pieno della raccolta della Quinoa, nell’area mediterranea è tempo di iniziare a fare mente locale e pensare alla semina che, nel centro Italia, in condizioni normali, potrebbe avvenire tra la metà di marzo e fine aprile. In questo articolo parlerò della coltivazione della quinoa e delle operazioni da svolgere dalla semina fino alla raccolta, senza toccare il processo di trasformazione.

Innanzitutto, vorrei fare una premessa: per quanto riguarda la Quinoa, ad oggi in Europa, non esistono fitofarmaci registrati che possano essere usati su questa coltura. Pertanto non farò distinzione fra coltivazione biologica e convenzionale. L’unica differenza può essere rappresentata dalle concimazioni che potranno essere organiche o di sintesi in base al tipo di disciplinare che ognuno deciderà di seguire.

Come ho già detto in altri post, la quinoa è una pianta che si adatta a condizioni estreme di siccità, di temperatura e di salinità del terreno. Pertanto, per la scelta del terreno sul quale seminare, i fattori che rendono un terreno “non idoneo” alla coltivazione della quinoa sono principalmente due: i ristagni d’acqua (le zone in cui si presentano ristagni sono da escludere categoricamente) e l’esposizione a gelate nel periodo della fioritura (la maggior parte delle varietà sopportano gelate in ogni fase fenologica, ma non nell’epoca della fioritura).

La preparazione del terreno

Una volta scelto l’appezzamento sul quale seminare la quinoa, è importante procedere alla preparazione del terreno e del letto di semina. Per la Quinoa non è necessaria una lavorazione profonda, nei terreni più compatti può essere utile una lavorazione più spinta, preferibilmente con un ripper per favorire il drenaggio. Le dimensioni del seme richiedono un buon affinamento del terreno al momento della semina. E’ imporatnte effettuare un’adeguata concimazione in pre- semina, come si fa con i cereali.

La semina

La semina, come già detto, avviene in primavera (ovviamente al sud avverrà in anticipo rispetto al nord) e può essere realizzata con metodi differenti in base alla tipologia di terreno, alla varietà di quinoa che semineremo ed ai macchinari di cui si disporrà. Qualora il nostro scopo fosse quello di realizzare una prova in parcella (che in una fase sperimentale è un’opzione più che raccomandabile) il consiglio è quello di procedere manualmente alla semina, per estensioni più ampie invece si può utilizzare una seminatrice di precisione o una seminatrice da cereali a fila continua. La seminatrice di precisione è indicata su terreni sciolti e richiede un letto di semina, ben affinato e livellato; questo sistema ci permetterà di poter intervenire con maggior facilità nelle operazioni di diserbo meccanico con una sarchiatrice. La distanza ideale tra le file è di 40/50 cm (può variare in base alla varietà), mentre la distanza sulla fila può essere di 1-2 cm o anche inferiore. Con una seminatrice di precisione si può ottenere un ottimo risparmio sul quantitativo di seme utilizzato, che può variare dai 6 agli 8 kg/ha.

Una seminatrice per cereali a fila continua è più idonea su terreni più pesanti, sono però necessari alcuni accorgimenti: innanzitutto dobbiamo tener conto che il quantitativo di seme necessario è notevolmente inferiore a quello necessario per un cereale (con questa tecnica saranno necessari 8/12 kg/ha), pertanto è necessario mescolare il seme di quinoa a del materiale inerte (negli Stati Uniti, per l’amaranto viene utilizzata la farina di mais) per creare maggior volume in modo che la semina avvenga in modo omogeneo.

Vi sono alcune varietà di quinoa che riescono a combattere le infestanti grazie alla loro veloce crescita, quindi più idonee alla semina a fila continua in quanto non richiedono il passaggio con una sarchiatrice. Al momento però queste varietà non sono disponibili in Italia.

Il Diserbo

In presenza di una buona gestione del terreno e di una buona tecnica di rotazione, il controllo delle erbe sarà relativamente semplice e potrà essere realizzato con una sarchiatura. Se la presenza di infestanti dovesse essere particolarmente consistente, saranno sicuramente necessari più passaggi. Questo aspetto deve essere valutato di volta in volta. L’importante è che le infestanti siano tenute sotto controllo fin quando le piante non riescono a chiudere la fila.

L’irrigazione

Uno degli aspetti più interessanti di questa pianta è la sua resistenza alla siccità. Ovviamente, avendo disponibilità d’acqua un’irrigazione subito dopo la semina (per favorire l’emergena in situazioni dii siccità) o in prefioritura può essere un’importante aiuto in annate particolarmente siccitose. La necessità idrica varia in base alle varietà e, ovviamente, alle condizioni climatiche.

Le avversità

Per quanto riguarda le patologie della pianta, la quinoa non è affetta da particolari problematiche anche se alcune varietà possono essere particolarmente soggette alla peronospora che normalmente non va oltre le foglie basali, e si blocca con l’arrivo delle alte temperature. Essa può ritardare la crescita della pianta e favorire le infestanti. Fino ad ora, tra le prove effettuate nell’area mediterranea, solo in casi sporadici si è verificato questo problema in coincidenza con primavere particolarmente piovose. Al momento, in Europa, non son stati registrati problemi legati a particolari insetti, ragni o altri microorganismi, ad eccezione degli afidi e, in alcune zone, delle cimici. I cinghiali non sono attratti dalla quinoa, questo aspetto è molto importante, vista l’alta presenza di ungulati in tutta Italia.

La raccolta

Il ciclo vegetativo della quinoa può variare dai 120 giorni fino ai 210 in base alla varietà. In Italia, ed in gran parte d’Europa sono da prediligere le varietà a ciclo breve (120-140 giorni), le zone più meridionali d’Europa, possono offrire la possibilità di utilizzare varietà a ciclo più lungo, anche fino a 180 giorni.

La quinoa può essere raccolta con una normale mietitrebbia da cereali facendo particolare attenzione al livello di umidità. Essa viene normalmente raccolta con un livello di umidità pari al 14/15% per poi subire un processo di essiccazione per portare l’umidità sotto il 12%. Attendere che il livello di umidità scenda sotto il 12% prima della raccolta è possibile, soprattutto in presenza di climi particolarmente secchi, ciò comporta però un alto rischio di perdita del seme.

Ovviamente, questo non è un protocollo standard per la coltivazione della quinoa, in quanto sappiamo che le variabili sono infinite e che ogni realtà, ogni tipologia di suolo ed ogni ambiente hanno le sue peculiarità.

Pertanto il consiglio che io voglio dare a chiunque fosse incuriosito e stuzzicato da questo tipo di coltivazione che, a mio avviso, rappresenta una valida alternativa per le aziende agricole a medio termine, è quella di fare delle prove su piccoli appezzamenti utilizzando i macchinari a disposizione in azienda, magari con differenti varietà, per valutare direttamente i risultati e le potenzialità della quinoa.

54 Comments

  1. Luca Ferrando 9 Maggio, 2016 at 6:25 pm - Reply

    Buongiorno, sarei interessato alla coltivazione della Quinoa, ma non riesco a trovare i semi. Lei ha dei contatti che puo darmi per reperire i semi. Grazie e Saluti
    La mia e-mail e Lucaf69@libero.it

    Luca Ferrando

    • dariovannu 11 Maggio, 2016 at 3:56 pm - Reply

      Ciao Luca,
      Non so da dove mi scrivi, ma per quest’anno, in generale, è oramai tardi per la semina della Quinoa. Seminare adesso presenterebbe problemi dovuti all’arrivo del caldo (che potrebbero essere mitigati tramite irrigazione) e, soprattutto, problemi di essiccazione in quanto la maturazione fenologica avverrebbe in un’epoca tardiva (settembre/ottobre in base alle varietà seminate) in cui le temperature non permetterebbero alla pianta di essiccarsi.

      Per il prossimo anno, avrò disponibilità di seme, se sei interessato contattami direttamente (i contatti sono sul blog) ad inizio autunno perché è in questa epoca in cui realizzerò gli ordini.

      A presto.

      • Marcello 5 Gennaio, 2017 at 3:24 pm - Reply

        Buongiorno ,scrivo da ferrara e sarei interessato all’acquisto di semi per fare un a prova in un piccolissimo appezzamento …se mi potesse dare alcune info sul metodo di coltivazione
        Grazie

        • dariovannu 9 Gennaio, 2017 at 8:45 am - Reply

          Ciao Marcello,
          contattami telefonicamente al numero che trovi sulla pagina “contatti del blog” e sarà più facile darti tutte le informazioni di cui hai bisogno sulla coltivazione. Anche per l’acquisto dei semi ti invito a chiamarmi perché abbiamo molte richieste e disponibilità limitata.
          A presto
          DV

  2. pasquale e. 13 Maggio, 2016 at 9:04 am - Reply

    Salve, sono di Foggia, ho già contattato la sede dell’ istituto sperimentale per la cerealicoltura , ma con scarso risultato lo scorso anno. L’argomento QUINOA sembra essere
    Molto riservato, parlando con la responsabile che cura dal 2009 la sperimentazione, sembrava che parlassi di una coltivazione “Top Secret”, se riuscissi con il tuo aiuto, a inserirla tra le coltivazioni possibili per il tavoliere, sarebbe di grande ausilio a noi coltivatori.
    Se possibile potrei favorire la coltivazione-sperimentazione di un discreto quantitativo di
    Terreni.

    • dariovannu 13 Maggio, 2016 at 11:42 am - Reply

      Ciao Pasquale,
      stiamo lavorando per riuscire, speriamo già dal prossimo anno, a fare della quinoa un’opportunità di reddito per gli agricoltori. Effettivamente c’è molta risevatezza sulla coltivazione della quinoa, anche se spesso, più che di riservatezza, si tratta di mancanza di informazioni. Posso dirti che al momento la produzione di quinoa in Italia è ancora in fase sperimentale ma, sento di poter dire che, anche se un po’ in ritardo, siamo sulla buona strada. Contattami telefonicamente in modo da poter fare due chiacchiere.

      Un saluto e grazie per l’interesse

      Un saluto

  3. Enrico Greggio 13 Giugno, 2016 at 10:40 am - Reply

    Ciao Pasquale
    da tempo mi interesso alla coltivazione della Quinoa
    il mio problema è il conferimento del raccolto; sono in zona nord est, provincia di Padova.
    Non trovo strutture disposte ad acquistare il prodotto!
    Questo è il principale problema che mi ha fatto desistere da intraprendere la coltivazione in campo aperto.
    Hai suggerimenti in merito?

    Grazie

    Enrico

    • dariovannu 13 Giugno, 2016 at 2:41 pm - Reply

      Ciao Enrico,
      credo che il problema sia la mancanza di impianti in grado di lavorare (selezionare e desaponificare) la quinoa. Tu hai già provato la coltivazione in zona Padova?
      Ti anticipo ce si sta lavorando ad un progetto che ha come obiettivo la creazione di una filiera.
      Per qualsiasi informazione contattami, attraverso il blog o direttamente.

      Un saluto

      DV

      • giovanni balbinot 18 Luglio, 2016 at 11:12 am - Reply

        Buongiorno,
        mi chiamo Giovanni e sono un agricoltore del nordest: precisamente a Vittorio Veneto (TV). Sarebbe possibile secondo lei la coltivazione della quinoa anche qui? Leggo che già a Padova l’hanno fatto, ma con che risultati?
        Se ci sono, sarebbe interessante avere informazioni sulla filiera e sui costi/ricavi.
        grazie
        giovanni

        • dariovannu 23 Agosto, 2016 at 8:17 am - Reply

          Buongiorno Giovanni,
          la coltvazione della quinoa è sicuramente possibile el nordest, la quinoa è una pianta con ottime capacità di adaddamento, sia dal punto di vista climatico che per quanto riguarda la tipologia di terreno (è importante che non vi siano ristagni d’acqua e che la struttura del terreno non sia eccessivamente limosa).In merito alla filiera posso dire che stiamo lavorando allo sviluppo, ma per il momento in Italia non si è in grado di realizzare tutte le fasi necessarie per poter commercializzare il prodotto. I costi per la coltivazione non sono eccessivi, anche se le sementi hanno dei prezzi sostenuti, è importante ricordare che i quantitativi per ettaro sono minimi, soprattutto se si è in grado di effettuare la semina con una seminatrice di precisione. Il terreno non ha bisogno di eccessive lavorazioni preliminari, né di particolari concimazioni. Dopo la semina è necessaria una sarchiatura, spesso due. Non è necessaria irrigazione (eccetto in casi estremi). La racolta si effettua con una mitetrebbia classica, dopo la racolta è necessario essiccare il seme. Per quanto riguarda i ricavi, al momento dobbiamo basarci sui dati provenienti da altri paesi europei, dove l’agricoltore, grazie ad accordi con aziende di trasformazione, sta ricevendo circa 1,00 €/kg (bio) oltre alla fornitura gratuita del seme ed all’assistenza tecica ed agronomica (questa è la metodologia più utilizzata). Le rese variano molto in base alla varietà, quindi è difficile fare una stima di ricavi per ettaro senza fare prima delle prove varietali nella sua area..

          Resto a disposizione per ulteriori informazioni e, se interessato, a partire da settembre dovremmo avere i prezzi ed i quantitativi di semente disponibile per la campagna 2017.

          Un saluto

          Dario V.

  4. Francesca Gagliardo 14 Giugno, 2016 at 12:02 pm - Reply

    Ciao diariovannu mi chiamo Francesca e sono molto interessata alla quinoa! Ma soprattutto interessata al progetto di filiera di cui parli! Io ho un’azienda agricola in basso Polesine! Attendo tue notizie! Grazie mille

    • dariovannu 23 Agosto, 2016 at 7:35 am - Reply

      Ciao Francesca, scusa per il ritardo nel rispondere. La creazione di una filiera è fondamnetale per poter fare della quinoa una fonte di reddito per le aziende agricole. Al momento stiamo lavorando sull’aspetto varietale, cercando di identificare le varietà in grado di offrire buoni risultati dal punto di vista qualitativo (dal punto di vista quantitativo sono già state identificate varietà interessanti). Allo stesso tempo stiamo lavorando alla creazione di una rete in rado di coprire tutte le fasi della filiera, speriamo di riuscire a raggiungere l’obiettivo in tempi brevi. Per ulteriori informazioni contattami pure telefonicamente.

      Un saluto.

      DV

  5. Paolo Fiume 1 Settembre, 2016 at 10:47 am - Reply

    ciao Dario, sono intenzionato a fare un percorso di filiera e potremo unire le ns forze. Potremo sentirci e verificare come procedere???
    ci sono delle situazioni che potrebbero accelerare tale produzione….
    aspetto tue…………

    • dariovannu 9 Ottobre, 2016 at 8:20 am - Reply

      Buongiorno Paolo,
      da dove mi scrivi? al momento stiamo lavorando alla creazione di una filiera, Sarebbe interssante sentirci, contattami pure al numero che trovi sulla pagina contatti o inviami una mail con i tuoi contatti,
      un saluto e buona domenica.

  6. Gerardo 14 Settembre, 2016 at 10:12 am - Reply

    Buongiorno Dario, io insieme ad altri agricoltori stiamo cercando di coltivare la quinoa, dovremmo partire l’anno prossimo, anche se non è l’unica varietà che ci interessa. MI interesserebbe conoscere il progetto della filiera, dove posso avere delle ulteriorio info.
    Ti auguro una buona giornata

    • dariovannu 9 Ottobre, 2016 at 8:22 am - Reply

      Buongiorno Gerardo,
      contattami direttamente al numero che trovi sulla pagina contatti, potrò fornirti tutte le info che desideri.
      Un saluto

  7. Roberto 18 Settembre, 2016 at 2:20 pm - Reply

    Salve ,
    Sono Roberto ed ho in azienda agricola in Molise.
    Sarei molto interessato alla coltivazione e magari a fare parte di una filiera.
    Mi piacerebbe rimanere in contatto per eventuali sviluppi.
    Avrei voluto sperimentare nella mia zona ma il reperimento dei semi sembra sia difficile anche nella mia zona.
    Un saluto

    • dariovannu 9 Ottobre, 2016 at 8:25 am - Reply

      Ciao Roberto,
      Il reperimento dei semi non dovrebbe essere un problema, probabilmente noi avremo disponibilità. éPer quanto riguarda il progetto di filiera ci stiamo lavorando, ma al momento c’E ancorq molto da fare… Contattami se dovessi essere interessato ad acquistare entro questo mese via mail o al numeo che trovi nella pagina “contatti” del blog.

      Un saluto

  8. antonio 22 Ottobre, 2016 at 3:11 pm - Reply

    Ciao,
    azienda agricola nel foggiano.
    E’ partita la filiera ?
    Grazie
    Antonio

    • dariovannu 10 Novembre, 2016 at 5:22 pm - Reply

      Ciao Antonio,
      abbiamo fatto passi avanti, ma la strada da percorrere è lunga. Per chi fosse interessato a fare delle piccole prove, dovremmo avere disponibilità di sementi, sarprò essere più preciso a fine mese.

  9. Catia 9 Novembre, 2016 at 7:50 pm - Reply

    Buonasera Dario,
    Io ho una piccola azienda agricola nella zona Di Reggio Emilia..sarei interessata alla coltivazione della quinoa su un piccolo appezzamento di terreno..prima di procedere però vorrei capire se in zona c è qualcuno che lavora il prodotto..grazie infinite

    Catia

    • dariovannu 10 Novembre, 2016 at 5:25 pm - Reply

      Ciao Catia,
      al momento lo scoglio che stiamo cercando di superare è prorpio quello della lavorazione (in particolar modo della rimozione delle saponine). Che io sappia al momento non c’é nessuno, ma ci sono un paio di aziende che ci stanno lavorando. Noi con ogni probabilità dovremmo essere in grado di fornire dei semi per chi voglia fare delle prove.

      Un saluto

      DV

  10. luigi 10 Novembre, 2016 at 3:35 pm - Reply

    salve, vorrei sapere le quantita’ di seme che vanno su un’ettaro di terreno,il periodo di semina nel basso salento(lecce) e come posso procurarmi i semi.
    grazie

    • dariovannu 10 Novembre, 2016 at 5:29 pm - Reply

      Ciao Luigi,
      il quantitativo di seme varia in base al tipo di terreno e, soprattutto, al metodo di semina. Con una seminatrice da cipolla, su un terreno molto ben livellato, si riesce anche a fare un ettaro con 2/3 Kg. Con una seminatrice da cereali (con i dovuti accorgimenti e molte criticità), sono necessari dagli 8 ai 12 Kg. Comunque i quantitativi variano anche in base alla varietà (differenza del PMS).
      A mio avviso nel salento si potrebbe seminare anche a febbraio, in Andalusia viene seminata a partire da fine gennaio. Comunque anche l’epoca di semina dipende dalla varietà e dal ciclo fenologico.

      Un saluto

      DV

  11. stefano 11 Novembre, 2016 at 8:59 am - Reply

    Buongiorno Dario,
    sono un agricoltore della provincia di Treviso ed avrei circa 1 ha di terreno libero dove vorrei seminare quinoa; per la campagna 2017 ci sono prospettive di approvvigionamento semi e filiera?

    Grazie

    stefano

    • dariovannu 12 Novembre, 2016 at 9:56 am - Reply

      Ciao Stefano,
      per quanto riguarda le sementi dovremmo avere disponibilità, procederò ad effettuare gli ordini entro ine mese, quindio ti invito a contattarmi tramite i recapiti che puoi trovare alla pagina “contatti” del blog.

      Al momento stiamo lavorando anche alla creazione della filiera, ma c’è ancora molto da fare. Il mio consiglio, per quest’anno è quello di acquistare un piccolo quantitativo di semente per fre una prova sperimentale, capire il comportamento della pianta e, soprattutto valutare se le condizioni pedoclimatiche si prestano alla coltivazione. In questo momento, anche se sono stati fatti enormi passi in avanti, non ci sono garanzie sulla filiera.

      Contattami direttamente per il seme.

  12. Giorgio 15 Novembre, 2016 at 8:48 pm - Reply

    Dove posso trovare i semi di quinoa? Ho un ettaro di terra che potrebbe essere l’ideale vorrei provare più varietà e macinarla direttamente in azienda per poi vendere la farina.

    • dariovannu 19 Novembre, 2016 at 8:25 am - Reply

      Ciao Giorgio,
      la tua idea è sicuramente ottima, ma la quinoa ha bisogno di un processo di pulizia particolare: la rimozione delle saponine. Ad oggi in Italia realizzare questa operazione in modo corretto sembra ancora prematuro. In ogni modo io ti consiglio di fare una prova su una piccola superficie, per valutare la riuscita ed il potenziale della coltura, ma ti consiglio a reperire maggiori informazioni sulla commercializzazione della quinoa. Ti invito a contattarmi telefonicamente al numero che trovi sulla pagina contatti qualora fossi interessato a fare una prova o ad avere maggiori info.

      Un saluto

  13. Fiorenzo Rosso 4 Gennaio, 2017 at 6:33 pm - Reply

    sono un agricoltore del Vercellese, sto cercando alternative alla coltivazione del riso e mi chiedevo se è possibile sperimentare nei miei terreni la quinoa magari su pochi ettari. Dopo la raccolta si può usare l’essiccatoio da riso? La pulizia particolare di cui parli (la rimozione delle saponine) come avviene? Grazie per la risposta

    • dariovannu 5 Gennaio, 2017 at 3:02 pm - Reply

      Buongiorno Fiorenzo,
      La quinoa è sicuramente una buona alternativa per le rotazioni, al momento però in Italia siamo un pò in difficoltà per quanto riguarda la fase post raccolta (appunto la rimozione delle saponine).

      Vista la vastità dell’argomento, ti invito però a contattarmi telefonicamente al numero che trovi sulla pagina “contatti” per poterti fornire tutte le informazioni di cui hai bisogno.

      resto in attesa di tue notizie,

      un cordiale saluto,

      Dario V.

  14. lorenzo 12 Febbraio, 2017 at 11:14 pm - Reply

    Ciao Dario, con degli amici stiamo avviano un’azienda agricola e siamo interessati a questa varietà. Vorremmo iniziare quest’anno in un piccolo appezzamento. Ci troviamo a Messina. Tu potresti procurarci sementi biologici? Quale potrebbe essere il periodo giusto per la semina (siamo in tempo?)? Grazie

    • dariovannu 19 Febbraio, 2017 at 6:20 pm - Reply

      Ciao, scusa per il ritardo nel risponderti. Al momento non esistono sementi bio, io dispongo di sementi non trattate e libere da OGM (con certificato dell’azienda produttrice), pertanto utilizzabili in Bio su richiesta di deroga. Io ho un’azienda Bio ed ho richiesto la deroga senza nessun problema.
      L’epoca di semina, in Toscana, è a partire dalla metà di marzo, in Sicilia anche un po’ prima. Comunque siete sicuramete in tempo. Io non ho molto seme a disposizione, magari contattatemi direttamente al numero che trovi sulla pagina “contatti” del Blog.
      Un saluto

  15. Silvia Sandri 28 Febbraio, 2017 at 1:49 pm - Reply

    Ciao sono Silvia, sarei interessata per la semina di Quinoa nella mia azienda agricola, sono di Ferrara. Grazie per l’attenzione attendo responso.

    • dariovannu 11 Marzo, 2017 at 3:13 pm - Reply

      Ciao Silvia,

      scusa per il ritardo nel risponderti.

      Se sei intenzionata a fare delle prove, abbiamo ancora sementi. Puoi contattarmi ai recapiti che trovi sulla pagina “contatti del sito”.

      Un saluto

      DV

  16. Antonio 10 Marzo, 2017 at 10:37 am - Reply

    Marcello, ho comperato un sacchettino al super e sono cresciuti

    • dariovannu 11 Marzo, 2017 at 3:18 pm - Reply

      E’ possibile che i semi comprati al supermercato crescano, ma probabilmente si tratta di quinoa che non ha subito il processo di desaponificazione per abrasione. Infatti durante il processo di desaponificazione per abrasione, viene danneggiato l’embrione e ciò non permette la germinazione.

  17. Daniela di cesare 18 Marzo, 2017 at 2:02 pm - Reply

    Salve io sarei interessata all ‘acquisto di semi di quinoa.

    • dariovannu 19 Marzo, 2017 at 12:14 pm - Reply

      Salve Daniela,
      abbiamo ancora poche disponibilità di seme, anche perché siamo praticamente in epoca di semina (al sud si è iniziato a seminare gia da 10 giorni) la invito a contattarmi telefonicamente al numero che può trovare nella pagina contatti di questo blog per poterle fornire tutte le informazioni necessarie e per poter capire meglio le sue necessità.

      Attendo sue notizie,

      DV

  18. Sandro Celli 13 Aprile, 2017 at 6:57 pm - Reply

    Vorrei provare visto che sono in montagna ma non riesco a reperire il seme ,ma avendo io non piccolo raccolto la disponibilità io e come può essere fatta per piccole produzioni grazie

    • dariovannu 13 Aprile, 2017 at 9:53 pm - Reply

      Ciao Sandro, non ho capito bene la tua richiesta, avresti bisogno di informazioni su come coltivare la quinoa o di sementi?

  19. Marco vescovelli 5 Giugno, 2017 at 4:36 pm - Reply

    Buona sera, sarei interessato a fare una piantumazione sperimentale, il terreno è abbastanza pesante ma ben drenato, prime colline della bassa romagna. Sarei interessato per l’acquisto di sementi di un paio di varietà se possibile per la prossima stagione di semina. Grazie

    • dariovannu 25 Ottobre, 2017 at 5:46 pm - Reply

      Salve Marco,
      stiamo iniziando ad organizzae gli ordini delle sementi per la prossima campagna, ti invito a contattarmi telefonicamente al numero che trovi nella pagina “contatti”. Io avrò sicuramente 2 varietà.
      Un saluto e grazie per avermi contattato

  20. Giancarlo Barbazza 29 Settembre, 2017 at 3:02 pm - Reply

    buongiorno Dario, ho avuto da un amico dei semi di quinoa da lui definiti empiricamente bianca e rossa. chiarisco che ho voluto solo fare una prova per vedere se qui nell’Appennino a quota 800 potevano nascere. bene, sono nate e cresciute una dozzina di piante per tipo con quella “bianca” più sviluppata di quella “rossa”.
    non ho capito una cosa per la raccolta. parli di umidità del 14% quindi devo aspettare di vedere i semi che cambino colore, “seccando” per così dire? sono passati circa 200 giorni dalla semina. grazie

    • dariovannu 25 Ottobre, 2017 at 5:43 pm - Reply

      Buonasera,
      mi scuso per il ritardo nel rispondere. Direi che per una dozzina di piante l’umidità di raccolta non è così importante, perché la quantità di seme ricavabile sarà pochissimo e facilmente essiccabile anche se alla raccolta l’umidità dovesse essere eccessiva. E’ però necessario fare attenzione al livello di maturazione. Come tu stesso afffermi, la dicitura “bianca” e “rossa” è assai empirica e generica, sarebbe necessario conoscere la varietà per capire il ciclo della pianta e soprattutto sapere l’area geografica di origine. Ti posso dire che per l’ara mediterranea, le varietà a ciclo eccessivamente lungo (come sembrano essere queste), difficilmente riescono ad arivare a aturazione, ecetto nelle aree più meridioneli, come la sicilia e l’Andalusia (dove comunque hanno manifestato altri tipi di problematiche). Io tti consiglio di non preoccuparti affatto dell’umidità, ma solo del grafo di maturazione. Non voglio scoraggiarti, ma per esperienza le varietà a ciclo lungo difficilmente riescono a raggiungere la piena maturazione in Europa.
      Per qualsiasi informazione puoi contrattarmi ai recapiti che trovi nella pagina “conatatti”.
      Un saluto

  21. Nicola Scaringella 14 Novembre, 2017 at 8:35 pm - Reply

    Salve,sarei interessato ha coltivare la quinoa …all’incirca un ettaro…sapreste dirmi chi può fornirmi semi e info? Distinti saluti

    • dariovannu 22 Novembre, 2017 at 8:12 am - Reply

      Buongiorno Nicola,
      Noi disponiamo di sementi certificate e selezionate di quinoa, già testate in Italia con ottimi risultati. Stiamo raccogliendo le prenotazioni per la campagna 2018, la invito a contattarmi direttamente al numero che trova sulla pagina “contatti” di questo blog.

  22. Thomas 19 Marzo, 2020 at 11:45 am - Reply

    Ciao Dario volevo delle informazioni sulla quinoa. Come posso contattarti
    Thomas Amadio

  23. Fabio Arcari 23 Aprile, 2021 at 6:14 pm - Reply

    Salve! Secondo lei per avere una resa di quinoa tale da poter essere messa in commercio in modo serio, quanto terreno si dovrebbe avere a disposizione?

    • dariovannu 24 Aprile, 2021 at 9:20 am - Reply

      Buongiorno,

      Non è facile dare una risposta, dipende da cosa intende per “modo serio”: vendita diretta al consumatore finale? E-commerce? vendita all’ingrosso? Vendita al dettaglio?
      Le posso dire che con un ettaro si possono ricavare dai 10 ai 20 quintali di granella, che per una vendita al dettaglio, (magari in azienda) è una quantità importante, se ci si vuole dirigere all’ingrosso è una quantità irrisoria. L’azienda leader in Europa coltiva circa 3.000 ettari di quinoa, in tutta Italia ad oggi non si coltvano più di 300 ettari.

  24. […] un articolo sulla coltivazione del Teff richiama alla memoria i primi articoli scritti sulla quinoa, oramai quasi 10 anni fa, quando la quinoa, così come oggi il teff, era una coltura praticamente […]

  25. Claudio 4 Gennaio, 2023 at 4:16 pm - Reply

    Buongiorno, Ho un paio di terreni non recintati sui quali ultimamente semino fave, amaranto cipolle ed aglio e poco altro perchè ho il problema dei cinghiali ma soprattutto dei caprioli. la quinoa è apprezzata dai caprioli oppure è esente da danni? vorrei interporla tra le file di fave che ho lasciato piuttosto distanti in modo che tolte le prime possa crescere successivamente la seconda,

    grazie

    • dariovannu 8 Gennaio, 2023 at 12:06 pm - Reply

      Buongiorno Claudio,
      Per quanto riguarda cinghiali e caprioli non abbiamo mai riscontrato nessun tipo di problema con la quinoa. La nostra azienda si trova a ridosso di una riserva di caccia di circa 3.000 ettari ed i cinghiali sono un vero problema per moltissime colture, ma non hanno mai attaccato la quinoa.

Leave A Comment