Buone Notizie per il mercato della Quinoa Italiana

Se potessimo tornare indietro con la mente di 10 anni e riuscissimo a ricordarci gli scaffali dei supermercati o dei negozi di alimentari di allora, difficilmente riusciremmo a visualizzare un sacchetto di quinoa. Forse i più attenti e coloro con ottima memoria fotografica potrebbero riuscire a ricordare la rara presenza di quinoa all’interno di negozi specializzati. Potremmo dire che l’anno zero in Italia è stato il 2013, proclamato dalla FAO come anno internazionale della Quinoa. Da allora l’aumento del consumo di questo prodotto è cresciuto in maniera esponenziale. Nel 2015 (proprio l’anno in cui è nata Tuttoquinoa) Nielsen pubblica uno studio di mercato sulla vendita al dettaglio di cereali e granelle, registrando un aumento del consumo di quinoa pari a circa il 200%.

Fonte: Repubblica.it – 27/08/15

Allora si trattava esclusivamente di quinoa importata da Perù e Bolivia. Negli ultimi anni il consumo di quinoa è aumentato ulteriormente, ma con un’importante differenza rispetto ad allora: La quinoa italiana. Se nel 2015 la quinoa di origine italiana rappresentava un’eccezione, da allora è sempre più frequente incontrare confezioni di questo prodotto, anche se tutt’oggi la produzione nazionale è quasi esclusivamente BIO. Detto ciò, viene da chiedersi innanzitutto perché la quinoa abbia riscosso così tanto successo e perché la domanda si stia spostando verso il prodotto nazionale. Beh, la risposta alla prima domanda sta in primis nelle qualità intrinseche di questo alimento, non dimentichiamo che si tratta di una delle poche piante in natura in grado di apportare i nove aminoacidi essenziali, tra cui la lisina, necessaria per la fissazione di calcio nelle ossa, che funziona da stimolo nell’emissione di insulina. Essa è un importante precursore della vitamina B3 (niacina), che essendo idrosolubile non può essere immagazzinata nell’organismo, ma deve essere assunta con l’alimentazione. È ricca di flavonoidi, in particolare Quercetina (Antistaminico ed antinfiammatorio) e Kaempferol (Antiossidante ed antinfiammatorio). Inoltre, è importante fonte di Sali minerali, fibre e proteine. Se a ciò aggiungiamo che si tratta di un prodotto senza glutine a basso indice e carico glicemico capiamo che si tratta di un alimento con caratteristiche uniche in natura. Ma questo non è l’unico motivo, ci sono anche ragioni indirette, come l’aumento del consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali (anche i legumi hanno visto crescere il proprio mercato), vi è una tendenza generale verso un’alimentazione più salutare ed infine ed un incremento del consumo di cibi senza glutine. Le motivazioni che risiedono dietro alla crescita della domanda di quinoa Italiana sono da ricercare nella maggiore tracciabilità del prodotto e nelle maggiori tutele e garanzie sulle produzioni Biologiche, allo stesso tempo sono legate anche ad aspetti etici ed ambientali. Questi ultimi due aspetti meritano un approfondimento. Dobbiamo infatti tener conto che produrre quinoa in Italia, significa evitare trasporti marittimi internazionali con inestimabili dispendi energetici e conseguenze ambientali, significa soprattutto creare filiere corte e ridurre l’impatto ambientale che i generi alimentari hanno sul nostro pianeta. Inoltre, vi è un aspetto etico da non sottovalutare legato alle popolazioni andine che per millenni hanno coltivato la quinoa e per le quali questo alimento rappresenta una fonte essenziale di energie. Oggi le loro produzioni vengono destinate principalmente alle esportazioni, spesso sottraendo risorse al fabbisogno locale.

Dobbiamo dire che la quinoa prodotta in Europa, dal punto di vista estetico, non raggiunge (e probabilmente non raggiungerà) il livello della quinoa coltivata nelle zone di origine tra Perù e Bolivia, sia perché le varietà coltivate in queste zone non si adattano assolutamente alla latitudine Europea, sia perché le condizioni pedoclimatiche uniche di questa regione non sono riproducibili altrove. Dal punto di vista nutrizionale, grazie a varietà dolci (cioè a bassissimo contenuto di saponina), che permettono di evitare il processo di desaponificazione (e quindi la decorticazione) siamo riusciti in Italia a proporre un prodotto integrale, che mantiene inalterate i valori nutrizionali senza ridurre il contenuto di sali minerali e proteine, cosa che avviene sulle varietà con saponine, che richiedono interventi di rimozione delle stesse. A poche settimane dalla semina ed alle porte della campagna di coltivazione 2021, siamo pronti per un’altra stagione, un 2021 nel quale il progetto in collaborazione con QUIN vede raddoppiare le superfici coltivate tramite contratti di filiera rispetto al 2020.

 

 

(Per contatti ed info sui contratti di filiera e sull’acquisto di sementi certificate e selezionate potete contattarci all’indirizzo v.dario@tuttoquinoa.com, scriverci tramite il modulo contatti in basso o contattarci telefonicamente al numero che troverete nelle pagina contatti.)

 

 

 

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