Categoría - Cultivo

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Siccità e cambiamenti climatici: la quinoa è un’opportunità
2
El cultivo de la quinoa en Italia: resultados de 2018
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Quinoa: ensayos de cultivo en campo abierto
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Quinoa: le nostre prove varietali (2016)
5
Cultivo de la quinoa
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Conocer (y cultivar) el amaranto
7
Quinoa: consideraciones generales para la campaña de 2017
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Variedad de quinoa: Chile
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Quinua: ecotipos y clasificación

Siccità e cambiamenti climatici: la quinoa è un’opportunità

L’Italia e l’Europa stanno subendo in maniera sdevastante l’effetto dei cambiamenti climatici ed il settore che inevitabilmente ne risulta più colpito è senza dubbio quello agricolo. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito spesso a lunghi periodi di siccità, basti pensare al biennio 2016-2017, quando alcune zone del centro Italia vissero un periodo di siccità interminabile, situazione che si  sta ripetendo nell’ultimo biennio al nord.  

In questo periodo la situazione al nord è probabilmente ancora più critica, dopo un 2022 che, oltre ad una siccità logorante, ha esposto l’Italia (e l’Europa in generale) a temperature altissime in una stagione estiva quasi eterna, iniziata a marzo e terminata ad ottobre che ha messo in ginocchio molte aziende. Il fenomeno è stato particolarmente sentito al nord Italia dove l’acqua per l’irrigazione è stata razionalizzata e dove tradizionalmente si coltivano specie a più alto fabbisogno idrico come il mais e la soia.

Purtroppo, per la stagione 2023 i segnali non sono assolutamente incoraggianti, l’inverno è stato estremamente siccitoso, e anche sulle montagne le precipitazioni nevose sono state ai minimi storici. Questo fa prevedere una stagione primaverile-estiva forse più critica di quella vissuta nel 2022. Di fronte ad un panorama che si preannuncia preoccupante per le colture tradizionali si va alla ricerca di colture a basso fabbisogno idrico, tolleranti alla siccità e che riescano ad adattarsi anche a condizioni climatiche più difficili.

Quinoa

Questo è senza dubbio il caso degli pseudocereali, in particolar modo la quinoa. Questa coltura, che non richiede interventi di irrigazione, se non un irrigazione di soccorso  in caso di siccità estrema (come il 2022), rappresenta senza dubbio un’opportunità per le aziende agricole alla ricerca di un’alternativa produttiva valida. L’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che essa offre ottimi risultati al nord Italia e la sua produzione sta crescendo costantemente dal 2017 in tutto il paese, ma in particolar modo in tutta l’area settentrionale, dal Piemonte al Friuli. La coltivazione di quinoa si sta sviluppando no solo come alternativa alle colture classiche, ma anche come interessante coltura intercalare nelle rotazioni per le aziende biologiche, in particolar modo per le aziende risicole piemontesi e lombarde.

Fortunatamente, fino ad oggi la crescita della produzione è supportata da un aumento della domanda di quinoa italiana che negli ultimi anni sta superando l’offerta. E se fino al 2020 la domanda era limitata esclusivamente al prodotto Biologico, nell’ultimo biennio si è assistito ad un aumento del consumo anche di quinoa convenzionale italiana.


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Ad oggi la quinoa è una coltura che ha due tipologie di mercato per le aziende agricole: la commercializzazione diretta del prodotto lavorato (vale a dire selezionato e pronto al consumo) o la commercializzazione del prodotto in natura su filiera. La commercializzazione diretta richiede ovviamente maggior organizzazione da parte dell’azienda agricola e d è sicuramente un percorso più complesso che richiede macchinari per la pulizia e per la selezione del prodotto. Nel caso in cui si scelga di coltivare varietà con saponina (Cosa sono le saponine? Leggi l’articolo) sarebbe necessario un processo di rimozione di questa sostanza prima di commercializzarla. La filiera è sicuramente la soluzione a portata di mano di tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni, e che consente di vendere il prodotto in natura, evitando di farsi carico di tutte le operazioni di pulizia e selezione, compreso la rimozione della saponina laddove necessaria. In ogni caso, per aziende agricole che hanno come obiettivo la commercializzazione diretta del prodotto, consigliamo varietà senza saponina.


“Contratti di filiera per la coltivazione di quinoa”

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La quinoa è una coltura primaverile che si semina da fine febbraio a fine marzo (al centro sud) e da inizio marzo a metà aprile (al centro-nord). Al nord ci si può spingere anche oltre metà aprile, in quel caso, potrebbe essere conveniente un leggero intervento di irrigazione subito dopo la semina per favorire l’emergenza e soprattutto un rapido sviluppo nella primissima fase. La raccolta avviene normalmente tra fine di luglio e metà agosto.


“Come si coltiva la quinoa?”

clicca qui e leggi l’articolo sulle tecniche di coltivazione


La quinoa non è la sola valida alternativa alle coltivazioni classiche, vi sono indubbiamente altre colture emergenti, definite spesso “superfood”,  come alcuni pseudo-cerali, in particolar modo l’amaranto e cerali minori come il teff. Ad oggi crediamo che la quinoa rappresenti però un’opportunità più interessante a breve termine, soprattutto dal punto di vista commerciale perché gode di una filiera già operativa e collaudata. L’amaranto ed il Teff sono sicuramente molto interessanti per quelle aziende agricole che dispongono di propri canali commerciali. Tuttoquinoa ha a disposizione sementi di amaranto e di teff.

Il Teff merita comunque un breve approfondimento perché, oltre alla commercializzazione della granella, risulta essere una coltura ottima come foraggio. Numerose aziende zootecniche stanno coltivando teff in quanto, oltre ad essere molto produttivo (garantisce due sfalci), ha dei valori nutrizionali ottimi ed offre un fieno lungo e fino. Anche dopo la raccolta della granella, la paglia viene utilizzata come fieno, ovviamente con valori nutrizionali inferiori rispetto al fieno prodotto dallo sfalcio delle pianta in prefioritura. In Andalusia la paglia di Teff è particolarmente richiesta come fieno per i cavalli.


“La coltivazione del Teff

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    Quinoa: consideraciones generales para la campaña de 2017

    => Fotogalería 2016 => Fotogalería 2017

    A punto de finalizar este 2017, es hora de hacer balance de un año que, sobre todo desde el punto de vista climático, nos ha deparado bastantes sorpresas. Pero, al mismo tiempo, nos ha permitido observar el comportamiento de la quinoa en condiciones, cuando menos, extremas.

    La variedad Regalona ha sido probada este año en distintas zonas de Italia, con diferentes técnicas de siembra en suelos de distinta composición y altitudes que van desde el nivel del mar hasta los 900 metros sobre el nivel del mar.

    Desde el punto de vista de la producción, 2017 nos proporcionó muchas confirmaciones de comportamientos ya observados en pruebas realizadas en años anteriores, pero también considerables (y positivas) sorpresas. Haber podido observar el comportamiento de la planta en diferentes condiciones, a distintas latitudes y altitudes, nos dio la oportunidad de formular una especie de "análisis de sensibilidad" sobre los factores que más influyen en el cultivo.

    Procedamos por orden. Los factores que se tuvieron en cuenta, a partir de las observaciones de una muestra de explotaciones que realizaron las pruebas, fueron: a) Altitud b) Tipo de suelo c) Época de siembra d) Método de siembra e) Tiempo de consistencia de las lluvias f) Ataques de plagas.

    1. Altitud: hemos comprobado que la altitud, al menos hasta los 800 m sobre el nivel del mar, no influye especialmente en el desarrollo y la producción.
    2. Tipologia di terreno: come già constatato in precedenza, i terreni eccessivamente limosi o i terreni che, in generale, tendono a creare una crosta superficiale, mettono a rischio l’emergenza della pianta. In ogni caso, esclusa questa criticità, la pianta ha dimostrato di adattarsi bene a tutti i terreni. Non sono state realizzate analisi sui terreni, pertanto non si hanno dati scientifici. Anche i terreni estremamente sabbiosi sono da evitare in quanto, dopo un’emergenza ed una prima fase vegetativa eccezionale, con l’arrivo del caldo la pianta soffre l’eccessiva evaporazione dell’umidità dal suolo. Su questa tipologia di terreni sarebbe necessario irrigare almeno in prefioritura e nella fase di riempimento del chicco.
    3. Momento de la siembra: El momento de la siembra es sin duda uno de los factores determinantes. Sin duda está condicionado por la altitud y la latitud pero, en general, hemos observado que la siembra lo más temprana posible reduce el riesgo de ataque de Altica en la fase de emergencia (el parásito ataca cuando las temperaturas empiezan a subir) y aumenta la probabilidad de precipitación en la fase de preemergencia. También pudimos observar que las heladas (hasta -3°C) no causaron ningún daño a la planta (planta con 6 hojas verdaderas). Por lo tanto, consideramos importante anticipar la siembra todo lo posible, incluso hasta el 20/25 de febrero en las zonas llanas y montañosas del sur de Italia y en las zonas costeras montañosas del centro del país. En cualquier caso, si las condiciones meteorológicas y del suelo lo permiten, en altitudes inferiores a 600 metros, es aconsejable sembrar a finales de marzo.
    4. Metodo di semina: Le principali differenze tra la semina di precisione e la semina a fila continua (o a spaglio) risiedono nella gestione delle infestanti e nello spazio a disposizione della pianta per svilupparsi. La scelta tra l’uno o l’altro metodo è spesso determinata dai macchinari che si hanno a disposizione. Per la semina di precisione, oltre ad una seminatrice idonea, è necessario disporre di una sarchiatrice con la quale effettuare almeno 1 o 2 passaggi. Questo metodo, offre alla pianta la possibilità di svilupparsi maggiormente potendo sfruttare il maggior spazio a disposizione, quindi si avrà una densità minore, ma con una maggior produzione di seme per pianta. La presenza di infestanti tra le file sarà ovviamente più agguerrita, almeno nei primi 40/60 giorni. La semina con seminatrice tradizionale a fila continua o a spaglio, richiede maggior abilità da parte dell’operatore che deve essere abile innanzitutto a calibrare la dose di seme (tenendo conto che la dose ideale è di circa 10 kg/ha) oltre che a dare uniformità e giusta profondità al seme. Nella nostra azienda, quest’anno per quanto riguarda la semina a fila continua, abbiamo provato un metodo di semina leggermente diverso da quello illustrato nell’articolo “La coltivazione della Quinoa”, per maggiori dettagli rimandiamo all’articolo “Quinoa: prove di coltivazione in campo aperto”
    5. Tiempo y cantidad de lluvia: El año 2017 confirmó la gran resistencia de la quinua a la sequía. La quinoa que sembramos en la Maremma el 16 de marzo llegó a la madurez sin lluvias ni riego. Evidentemente, el tamaño de la semilla, y en consecuencia el peso y la cantidad producida, se resintieron, pero fue la única planta capaz de sobrevivir al calor y a la sequía sin riego. Los mejores resultados se obtuvieron en las parcelas que recibieron precipitaciones (15/30 mm) en el periodo de preemergencia (en la primera semana después de la siembra) y en el periodo de prefloración. Esta es una de las razones por las que creemos que es útil adelantar el periodo de siembra lo máximo posible. Al disponer de agua, se recomienda un buen riego inmediatamente después de la siembra.

      Marche - siembra el 4 de marzo, lluvia de preemergencia (foto tomada 80 días después de la siembra)

      Maremma - siembra el 16 de marzo con sembradora de hilera continua - ausencia total de lluvias (foto tomada 80 días después de la siembra)

    6. Ataques de plagas: El clima caluroso de este año fue muy favorable a las plagas, que fueron un problema sobre todo para la siembra tardía (a partir de abril). La altica fue sin duda el principal problema en nuestras parcelas de la Maremma; fue detenida por las heladas de los días 19/20 y 21 de abril, que, sin embargo, no causaron ningún daño a la quinoa. En el norte de Italia, hubo problemas de chinches y pulgones en el periodo posterior a la floración. En cuanto al gusano alpino, el mejor remedio por el momento es sin duda la siembra temprana, ya que no hay productos registrados sobre la quinoa.

      Maremma - Altica ataque en fase de emergencia

    El momento de la siembra y el volumen de las precipitaciones en el periodo de preemergencia, como se puede ver en las fotos de este artículo, influyen considerablemente en la homogeneidad de las plantas. En cuanto a los rendimientos, las parcelas consideradas mostraron rendimientos muy variables, aunque generalmente bajos (entre 800 y 1500 Kg/Ha). No se utilizó el riego en ninguna de las parcelas consideradas, por lo que los rendimientos inferiores a la media se debieron sin duda a la escasa (o nula) pluviometría. Los rendimientos más elevados correspondieron a las parcelas sembradas antes del 20 de marzo (con una diferencia considerable entre los cultivos que tuvieron precipitaciones durante los primeros 7/10 días después de la siembra). La sequía tuvo principalmente efectos negativos en el tamaño de las semillas.

    => Fotogalería 2016 => Fotogalería 2017

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    Tuttoquinoa di Dario Vannuzzi Número de IVA 01573520531